Con l'ordinanza n. 10583/2021 la Corte di Cassazione respinge la richiesta di risarcimento dei danni da perdita della propria zia a seguito di sinistro stradale, avanzata da tre nipoti, non menzionati nel testamento, nel quale era invece nominato erede universale un quarto nipote.
Il citato provvedimento stabilisce che per riconoscere il danno da perdita parentale occorre valutare in concreto elementi oggettivi che ne attestino l'esistenza.
Per contro, l'esclusione dal testamento evidenzia la mancanza di un legame affettivo.
Già la Corte d'Appello aveva respinto la richiesta di risarcimento dei danni ai tre nipoti, ritenendo non allegate né provate circostanze tali da far ritenere che sussistesse un legame avente i connotati per dimostrare che i richiedenti avessero subito la sofferenza alla base della richiesta risarcitoria.
L'esclusione dei tre nipoti dal testamento rafforzava il convincimento che non vi fosse alcun legame tra la zia vittima dell'incidente e i nipoti non menzionati nel testamento.
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Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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