Preg.mo avvocato Stefania Sbressa Agneni,
dopo 14 anni di matrimonio e tre figlie oramai grandi, sono riusciuta a trovare la forza per separarmi da un marito molto allegro, inaffidabile ed infedele.
In questi anni sono rimasta con lui soltanto per le ragazze alle quali volevo dare l'immagine di una vera famiglia che in verità faceva acqua da tutte le parti a causa delle storie con altre donne di mio marito.
Adesso spero di ottenere un assegno di separazione che possa ripargarmi di tutte le umiliazioni subite. Mi hanno detto che si potrebbe ottenere un risarcimento del danno che ho ricevuto a causa dei suoi numerosi tradimenti. Vorrei sapere in cosa consiste questo genere di procedimento? (Matilde, Vercelli)
Cara Matilde, l'infedeltà rappresenta una delle ragioni più frequenti che determinano una crisi coniugale con i caratteri della definitività ed irreversibilità. E' possibile chiedere un risarcimento se l'infedeltà coniugale danneggia interessi fondamentali dell'individuo ovvero quelli sanciti dalla Costituzione. Se ciò è avvenuto nel caso che mi ha esposto, spetterà soltanto al giudice stabilire se ha diritto al risarcimento per infedeltà coniugale.
Le segnalo che la Corte di Cassazione con sentenza n.18853 del 15.09.2011 ha precisato il principio della risarcibilità dei danni derivanti da infedeltà coniugale. In questa pronuncia viene così stabilito che l'infedeltà coniugale che abbia leso la dignità e l'onore del coniuge tradito, rappresenta un illecito civile suscettibile di risarcibilità dei danni.
Con questo orientamento, vengono condannate le infedeltà coniugali consumate in modo plateale e che hanno leso la dignità e l'onore di colui che la subisce. In verità, negli ultimi anni i Supremi Giudici della Corte di Cassazione avevano già sancito un orientamento giurisprudenziale secondo il quale non tutte le infedeltà sono motivo di addebito della separazione e tanto meno fonte di risarcimento del danno.
In sede di separazione, il giudice è tenuto a verificare caso per caso se l'infedeltà coniugale sia la causa o solo la conseguenza di una crisi già in atto. Infine, preciso che spetta al coniuge tradito provare l'entità dei danni subiti, sia morali che economici.
Si precisa che questa consulenza online è stata fornita dietro pattuito compenso forense.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella rubrica " Diritto e Sentimenti "
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