La Corte di Cassazione rigetta il ricorso dei figli maggiorenni che si oppongono alla revoca dell'assegno di mantenimento del padre.
La figlia in particolare non ha dimostrato negli ultimi anni di avere una progettualità lavorativa o formativa. Sono quindi immotivati i rifiuti alle due offerte lavorative procuratele dal padre.
Questi i concetti ribaditi nell'ordinanza n. 16771/2022 della Corte di Cassazione che bacchetta i figli che non studiano e non lavorano.
Quindi, la mancanza di un progetto formativo o lavorativo da parte della figlia maggiorenne, rende immotivato il rifiuto delle due offerte lavorative procuratele dal padre ed è colpa sua se la stessa a ventidue anni non è ancora autonoma.
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Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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