Con le belle giornate che segnano l'inizio della primavera, viene la voglia di tirare fuori dall'armadio la mitica, intramontabile camicia bianca. Proprio alla camicia bianca è dedicata una mostra in programma fino al prossimo 15 giugno al museo del Tessuto di Prato, che ripercorre antologicamente la creatività ed il genio stilistico di Gainfranco Ferrè, protagonista della moda contemporanea internazionale, attraverso il capo icona della sua creatività.

Ai lettori del sito dello studio legale Sbressa Agneni di Borgomanero, consiglio di andare a visitarla, in quanto personalmente mi è piaciuta molto anche perchè è arricchita da preziosi disegni eseguiti dallo stilista- architetto nell'arco della sua lunga ed appassionata attività creativa. La mostra s'intitola, appunto, “La camicia bianca secondo me. Gianfranco Ferrè”. Fin dai suoi esordi nel mondo della moda, lo stilista si fece portavoce di un costante e continuo dialogo tra archittettura e moda, rendendo così possibile una contaminazione continua tra i due linguaggi.

A tale prorposito, disse Ferrè: “ direi che buona parte del mio iter creativo si spiega alla luce del mio background e della mia formazione come architetto”, ed inoltre “ per me la moda è poesia, intuito, fantasia, ma è anche metodo ed atteggiamento progettuale che si fonda nella concezione dell'abito come risultato di un intervento programmato e consapevole delle forme”.

Lo stesso Ferrè nei suoi appunti scrisse “ è fin troppo facile raccontare la mia camicia bianca. E' fin troppo facile dichiarare un amore che si snoda come un filo rosso lungo tutto il mio percorso creativo. Un segno- forse “il” segno del mio stile, che dichiara una costante ricerca di novità e un non meno costante amore per la tradizione”.

Vi assicuro che dopo avere visitato questa singolare ed originale mostra, viene la voglia di indossare una camicia bianca, anche rivisitandola, traendo spunto dalla creatività del grande Ferrè.