La cointestazione della casa coniugale non incide sul diritto di assegnazione che prescinde dalla proprietà. Infatti, anche se l'immobile è di proprietà di entrambi, il giudice può assegnarlo esclusivamente ad una dei due coniugi, in presenza dei requisiti legali.
Il coniuge non assegnatario, pur essendo comproprietario, non potrà utilizzare l'immobile fino a quando l'assegnazione non venga revocata.
Dovete sapere che l'assegnazione della casa coniugale/familiare segue i figli minori e di solito vi rimane a vivere il coniuge collocatario dei minori in quanto si vuole evitare che i minori cambino casa e rimangano a vivere nell'immobile dove sono sempre cresciuti.
In fase di definizione degli aspetti economici dei coniugi, l'assegnazione della casa verrà presa in considerazione ai fini della determinazione dell'importo dell'assegno di mantenimento dei figli minorenni e maggiorenni non economicamente indipendenti e dell'eventuale assegno per il coniuge.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " Buono a sapersi "
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