Preg.mo Avv.Stefania Sbressa Agneni,
mi trovo in uno stato di delusione profonda ma allo stesso tempo ho le idee chiarissime sul mio matrimonio che dopo solo un anno e mezzo è giunto al capolinea.
La convivenza con mio marito è diventata intollerabile a causa del suo carattere ansioso e decisamente instabile che mi rovina tutti i momenti della giornata. Pensi che in tutto questo tempo, mi ha lasciato parecchie volte per poi ritornare,continuando poi sempre a pensare solo a se stesso. Io ho 32 anni e prima di sposarmi con lui, ho convissuto per 5 anni con uomo che mi ha lasciato per un'altra donna e sono stanca di subire. Ora voglio viaggiare e godermi la vita senza avere al mio fianco una persona problematica, egoista ed instabile.
Vorrei lasciare la casa in cui viviamo, perché con questo uomo che mi ha tolto il sorriso rendendomi nostalgicaw, vivo male e non sono serena, posso farlo e cosa devo fare, come devo comportarmi?
( Ilaria,Novara)
Cara Ilaria,
l'abbandono della casa coniugale può essere causa di addebito della separazione. Il matrimonio, comporta una serie di doveri, quali l'obbligo della fedeltà, di assistenza morale e materiale, di collaborazione e di coabitazione.
La informo che per addebitare la separazione al coniuge, è necessario che tale abbandono sia causa della crisi coniugale e non una conseguenza della stessa. Se il matrimonio era già in crisi da tempo è difficile addebitare la separazione al coniuge.
Tuttavia esistono cause che giustificano l'abbandono del tetto coniugale come ad esempio, un valido motivo di allontanamento dalla casa familiare è dovuto alla presentazione della domanda di separazione. Le ragioni sono ovvie se i coniugi hanno proposto domanda di separazione è perché non intendono più vivere insieme, per cui abbandonare la casa coniugale è solo una conseguenza della separazione. Lo stesso vale se si è proposta domanda di annullamento del matrimonio.
La informo che per lasciare la casa familiare deve essere in atto una consistente crisi coniugale e non basta addurre litigi con il coniuge.
Se non ha ancora proceduto con la separazione, Le consiglio di fare un accordo scritto con suo marito che presterebbe il consenso a fronte di un suo allontanamento dalla casa coniugale. Diversamente si rischia l'addebito della separazione.
Se non fosse possibile un accordo scritto fra coniugi e la necessità di lasciare la casa fosse divenuta inevitabile e necessaria, è sempre consigliabile avvisare il coniuge della propria decisione in modo da non violare la legge.
In tale caso, consiglio di fare recapitare da un avvocato una raccomandata con ricevuta di ritorno a suo marito, dove insieme alla richiesta di separazione si spiega il motivo dell'allontanamento dalla casa coniugale.
Si precisa che questa consulenza online è stata fornita dietro pattuito compenso forense.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella rubrica " Diritto e Sentimenti "
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