La Suprema Corte si è espressa sul caso di un padre di Salerno che avrebbe impedito alle figlie di avere un rapporto continuativo con la madre. Al padre, tra l'altro, è stata imputata anche l'influenza negativa che i suoi parenti hanno esercitato sulle figlie, mettendo in cattiva luce la madre.
Per la prima volta la Cassazione con la sentenza n.2925/2000,non recente ma molto importante, parla di colpa penale se il genitore impedisce il rapporto con l'altro genitore ai figli, ledendo così un loro diritto.
Quindi, la disobbedienza del padre alle ordinanze dei giudici è reato penale ex. art.388 c.p. per la prima volta esteso al genitore affidatario che non “collabora alla realizzazione del diritto di visita ai figli dell'ex coniuge”. Inoltre l'atteggiamento omissivo finisce col riflettersi negativamente sulla psicologia dei minori, indotti così a contrastare essi stessi gli incontri con la madre perché non sensibilizzati ed educati al rapporto con essa.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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