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Questo articolo è stato scritto da:

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Avv. Stefania Sbressa Agneni

contatto diretto mobile :  +39 340 79 65 261

Autrice per Giuffrè Editore

Scrive per la rivista di Vercelli La Grinta

Autrice per diversi blog giuridici

Iscritta all'Albo degli Avvocati di Verbania

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Se dovete separarvi, fatelo il meglio possibile con lucidità ed intelligenza, tenendo anche presente la realtà esistente nei Tribunali e soprattutto non seguite le voci di amici, conoscenti e parenti che parlano il più delle volte soltanto per sentito dire e spesso senza cognizione di causa che al contrario si acquisisce con l'esperienza quotidiana sul campo, con la professionalità e la competenza in materia giuridico-legale.

I nostri avvocati matrimonialisti ritengono che, in base all'esperienza maturata nell'ambito dei procedimenti di separazione e di divorzio, una buona separazione ed un buon divorzio, facilitino e semplifichino la vita nel presente e nel futuro e ciò costituisce il fine primario da raggiungere quando dal matrimonio si passa alla fase patologica della separazione dal coniuge.

Ma ecco le dieci verità da tenere sempre presenti in questi casi:

1) “ Non mi concederà mai la separazione”. Questo è un pensiero ricorrente che non dovrebbe però frenarvi in quanto non ci si può opporre alla richiesta di separazione dell'altro. Per la legge italiana è irrilevante che il coniuge sia o non sia d'accordo a chiedere la separazione. E' sufficiente che per uno dei due la convivenza sia divenuta intollerabile.

2) " Dimostrerò che persona è ed il giudice non potrà che darmi ragione”. Non contateci più di tanto perché i torti e le ragioni reciproche incidono raramente sull'esito del giudizio di separazione.

3) “ Ho diritto a conservare il tenore di vita matrimoniale”. La legge dice così: i coniugi avrebbero diritto di continuare a godere, dopo la separazione, del tenore di vita matrimoniale. Ma vi facciamo presente che il condizionale è d'obbligo, perché mantenere due case è difficile e comporta un costo elevato. Dunque, bisogna essere realisti perché nei fatti, la separazione coincide spesso con una riduzione del tenore di vita dei coniugi e dei figli.

4) “ Il bene dei figli prima di tutto”. I figli sono le prime vittime della lite fra i genitori ed inevitabilmente ne soffriranno. Qualche volta la separazione è il minore dei mali, perché pone fine all'ansia di assistere a guerre quotidiane. Talora però la guerra si trasferisce proprio sui figli che rischiano di diventare un terreno da conquistare o da difendere in Tribunale.

5) ” Voglio l'affidamento condiviso”. La legge con l'introduzione della legge n.54/2006 prevede che i figli siano normalmente affidati ad entrambi i genitori. Questo non significa che il tempo dei bambini viene diviso a metà fra ciascun genitore. Generalmente viene comunque scelto come punto di riferimento il genitore con cui il figlio vivrà stabilmente e vengono determinate le regole di frequentazione con l'altro. Ma entrambi i genitori hanno pari diritti nel prendere le decisioni relative alla prole.

6) ” Andiamo da un mediatore familiare”. Può essere una buona idea da prendere in considerazione nella fase della separazione. La mediazione familiare può essere molto utile, proprio nell'interesse dei figli, quando è necessario imparare come essere ancora genitori uniti, pur essendo coniugi separati.

7) “ Con la separazione il marito diventa povero”. Qualche volta, purtroppo, è vero: quando ci sono figli è frequente che si preveda che questi continuino a vivere con la madre e ciò implica che la casa coniugale sia assegnata alla moglie. Il marito deve lasciarla anche se nella casa ha investito i risparmi di tutta la vita e trovarsi un altro luogo dove vivere. Tutto ciò può essere un sacrificio enorme.

8) “ Con la separazione la moglie perde il diritto a godere dei frutti di una vita di sacrifici”. Qualche volta è vero anche questo. Accade spesso che la moglie rinunci alla propria carriera per dedicarsi ai figli ed alla famiglia, mentre il marito può incrementare i suoi redditi. Al momento della separazione, l'assegno di mantenimento non compensa neppure una minima parte le rinunce fatte dal coniuge più debole durante il matrimonio.

9) “ La separazione consensuale è meglio della giudiziale”. E' un luogo comune ma vero in quanto, come molti luoghi comuni, contiene saggezza. Comunque è necessario trovare un accordo e per questo aiutano i mediatori, gli avvocati e gli stessi giudici. Vi informiamo che la separazione giudiziale può trasformarsi in consensuale in qualsiasi momento in cui si riesca a raggiungere un accordo equo e congruo per entrambi.

10) “ Il buon senso prima di tutto, evitare il rancore”. Questa è la regola d'oro per poter firmare una buona separazione per il presente e che non dia problemi per il futuro. Bisogna dimenticare i torti subiti e ragionare sulle possibili soluzioni dei problemi pratici che la separazione pone. Si deve trovare una formula precisa e chiara che garantisca a tutti, nei limiti del possibile, un'esistenza serena. Fondamentale è non perdere la lucidità ed affidarsi a professionisti specializzati in materia di diritto di famiglia.

 

 

 

Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni

Articolo pubblicato nella sezione " Buono a sapersi "

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"Famiglia e Persone" UTET Giuridica

Scritto da AVV. SBRESSA AGNENI

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