Anche se il posto di lavoro è vicino casa, ad una distanza minima di 500 metri che si può percorrere anche a piedi ma non si esclude la possibilità di utilizzare la bicicletta, in caso di infortunio si può chiedere il risarcimento all' INAIL per l'incidente occorso.
Questo è stato affermato dalla Corte di Cassazione con sentenza n.7313/2016 accogliendo il ricorso di un uomo che si era visto precluso dai giudici di merito il riconoscimento dell'infortunio in itinere a seguito di un sinistro con una moto mentre faceva ritorno a casa in bicicletta.
I Giudici giungono alla recente normativa ( l.n.221/2015) il cui art.5 prevede specifiche disposizioni volte ad incentivare la mobilità sostenibile anche ai percorsi casa-lavoro integrando la materia dell'infortunio in itinere, chiarendo che “ l'uso del velocipede deve, per i positivi riflessi ambientali, intendersi necessitato e dunque sempre assicurato, così come l'andare a piedi o utilizzare i mezzi pubblici”.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
ASSISTENZA LEGALE
Ti serve assistenza legale su questo argomento ? Contatta subito lo Studio Legale Sbressa Agneni, compila il nostro modulo di consulenza online / telefonica.
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _