Per le Sezioni Unite, la clausola claims made non è vessatoria ma a rischio nullità.
Infatti, con sentenza n.9140 del 6 maggio 2016 la Corte di Cassazione ha affermato il principio secondo cui nel contratto di assicurazione della responsabilità civile, la clausola che subordina l'operatività della copertura assicurativa alla circostanza che tanto il fatto illecito quanto la richiesta risarcitoria, intervengano entro il periodo di efficacia del contratto o, comunque entro determinati periodi di tempo, preventivamente individuati (c.d. clausola claims made mista o impura), non è vessatoria.
Essa in presenza di determinate condizioni, può tuttavia essere dichiarata nulla per difetto di meritevolezza ovvero, laddove sia applicabile la disciplina di cui al decreto legislativo n.206/2005, per il fatto di determinare a carico del consumatore, un significativo squilibrio del diritto e degli obblighi derivanti dal contratto, la relativa valutazione, da effettuarsi dal giudice di merito, è incensurabile in sede di legittimità, ove congruamente motivata.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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