E' reato di violenza sessuale nei confronti del marito che ha imposto alla moglie rapporti sessuali “dovuti”.
Occorre precisare che la relazione tra i due non integra la minore gravità del fatto in quanto, ricostruita globalmente la vita di coppia,è emerso un rapporto problematico e “malato” pieno di sorprusi, angherie e completa soggezione fisica e morale della donna al marito aggressivo e spesso ubriaco.
Questo ha stabilito la Corte di Cassazione,3 Sezione Penale, nella sentenza n.28492/2016 che ha rigettato il ricorso di un uomo condannato, tra l'altro, per maltrattamenti e violenza sessuale nei riguardi della moglie.
Per i Giudici deve essere ribadito il principio secondo cui “ il reato di cui all'art.609 bis codice penale è integrato ogni volta che sia lesa la libertà dell'individuo di poter compiere atti sessuali in assoluta libertà ed autonomia, senza condizionamenti di ordine fisico e morale”.
Infine, occorre evidenziare con grande forza che in questo contesto relazionale il “caso” di violenza sessuale non può in alcun modo considerarsi di minore gravità.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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