LA SEPARAZIONE IN “PEOPLE PLACES THINGS”.

Consigliamo ai sempre più numerosi lettori e visitatori del nostro sito, soprattutto a quelli che stanno vivendo una crisi coniugale temporanea o con i caratteri della definitività, la visione del film “People places Things”, scritto e diretto da James C. Strouse, una delicata ed intelligente commedia sull'amore, sulla sua fine e sulle conseguenze che ne possono derivare.

Il regista statunitense affronta con leggerezza ed ironia tematiche come la separazione, l'eternità della coppia parentale/genitoriale e la precarietà di quella coniugale.

Tutto questo lo fa mostrandoci, con occhio indulgente, un giovane uomo dall'aspetto un po' trascurato e dalle spiccate inclinazioni artistiche, che cerca disperatamente di riconquistare la moglie che, senza nessun apparente preavviso, ha deciso di cambiare vita.

Ad un anno dalla separazione dalla moglie, Will Henry, fumettista di talento e professore di un college di New York, è ancora single e indelebilmente ancora traumatizzato dal tradimento della moglie con un ex amico. Persino le due figlie di sei anni sembrano riuscire a superare la separazione dei genitori.

L'unico, invece, che deve ancora riprendere in mano le redini della sua esistenza e ricominciare da capo sembra essere Will e deve riuscirci per dare una svolta alla sua vita.

Nonostante l'amore immutato per la donna e le due figlie lo spinga a tentare di ricostruire la sua (ex) famiglia, Will dovrà fare presto i conti con la realtà dei fatti ovvero ogni suo sforzo per riconquistare e riprendersi il ruolo di marito, per quanto apprezzabile ed attento, è oramai inutile ed anche dannoso. Dovrà quindi affrontare un territorio per lui da anni inesplorato: corteggiare nuove donne a New York e trovare una compagna adeguata alla sua nuova vita di giovane padre separato e single.

Vi consigliamo di vedere People Places Things perché è un film dall'estetica e dalla struttura leggera che ci accompagna lentamente ed inesorabilmente nella frustante quotidianità di un uomo sensibile e generoso ma decisamente troppo timido ed insicuro per affrontare con disinvoltura cambiamenti esistenziali così dolorosi come la fine di un rapporto matrimoniale ed il conseguente percorso della separazione dal coniuge.

In costante oscillazione tra il serio ed il faceto, questa pellicola racconta come, in realtà, l'amore non si esaurisca mai del tutto, di come possa trasformarsi e reinventarsi per una finalità più elevata, di come ogni essere umano possa, anche se posto avanti a scelte difficili, complicate, apparentemente insormontabili, diventare oppure continuare ad essere la migliore versione possibile di se stesso.