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Avv. Stefania Sbressa Agneni
Avvocato Matrimonialista
Autrice per Giuffrè Editore 
Responsabile AMI Sezione Territoriale di Verbania
Scrive per la rivista La Grinta di Vercelli

Caro Avvocato,

Le scrivo perché ho bisogno urgente di un suo parere su una situazione che vivo da più di due anni, ovvero da quando mio marito ha lasciato me e nostra figlia per andare a vivere con un'altra donna che tra l'altro potrebbe essere sua figlia ed alla quale fa fare la cosiddetta bella vita. Io invece mi trovo in una situazione economica non florida, percependo uno stipendio basso, dovendo pagare l'affitto, le spese e provvedendo da sola al mantenimento di mia figlia. Mio marito fa una vita agiata, nonostante sia disoccupato e non possieda nulla, dichiarandosi praticamente nullatenente. Lui va in giro con una bella macchina che ovviamente risulta intestata alla sua convivente, come pure la casa e la barca di 12 metri che si trova in Sardegna. Io sono adirata in quanto davanti ai giudici lui si presenta come l'uomo perfetto senza possibilità economiche ed io quella che vuole e basta. Vorrei solo che anche lui provvedesse alla figlia e che venisse stabilita una cifra congrua al suo stile di vita. Le chiedo un consiglio.

Mirella, Cavaglià

 

Cara lettrice,

 

i coniugi poveri che vivono da ricchi sono difficili da smascherare in quanto per instaurare un giudizio in Tribunale occorre avere delle prove certe ed idonee a supportare le sue ragioni. Per darle una risposta completa avrei bisogno di più elementi, poiché suppongo che suo marito sia obbligato a versarle un assegno per la figlia e, nella sua lettera non parla affatto di ciò. Innanzitutto, le prospetto che suo marito è obbligato a provvedere alla figlia in quanto genitore e a tale dovere derivante dalla legge (obbligo ex lege) non può assolutamente sottrarsi, a maggior ragione, dal momento che conduce una vita più che dignitosa, nonostante si dichiari privo di reddito e in condizioni economiche difficili. Non sapendo l'intera faccenda e supponendo che suo marito non provveda affatto al mantenimento della figlia, Le consiglio che potrebbe sporgere querela recandosi lei stessa dai Carabinieri o presentare ricorso dal Giudice di Pace (che è competente anche per questioni penali) per violazione degli obblighi di assistenza familiare secondo quanto stabilito dall'art. 570 del codice penale, instaurando, quindi, un procedimento in cui suo marito si troverà ad essere imputato per tale reato con tutte le relative conseguenze. In ultimo, dovrebbe reperire tutti gli elementi probatori che dimostrino al di là di ogni dubbio che suo marito è ricco, ma furbescamente fa in modo di sembrare povero.

 

 

Si precisa che questa consulenza online è stata fornita dietro pattuito compenso forense.

 

Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni

Articolo pubblicato nella rubrica " Diritto e Sentimenti "

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"Famiglia e Persone" UTET Giuridica

Scritto da AVV. SBRESSA AGNENI

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