Avv. Stefania Sbressa Agneni Avvocato Matrimonialista Autrice per Giuffrè Editore  Responsabile AMI Sezione Territoriale di Verbania Scrive per la rivista La Grinta di Vercelli

Caro Avvocato,

ho di recente chiuso una storia con un ragazzo perché mi sono resa conto di non aver costruito nulla con lui in 5 anni in quanto, come dice lui, non ha la vocazione del matrimonio e la vita di coppia lo terrorizza da morire. Mi ha anche detto con naturalezza che per lui sono una piacevole compagnia ed è sempre uscito con me per passare una bella serata, per vedersi senza impegno e per avere un appoggio da me anche lavorativo. Mi ha anche detto, soltanto per pulirsi la coscienza, di aver avuto per 9 mesi una storia parallela con un'altra donna che improvvisamente lo ha piantato non facendosi più vedere e per la quale ha fatto di tutto per riconquistarla in quanto la ama infinitamente,come un fiume in piena senza gli argini. Tutto ciò è normale, perché per lui finché non si sposa è libero di divertirsi, definendosi lui stesso un brighella al quale è tutto concesso. Adesso, però, il mio brighella mi tormenta perché pretende che io gli renda l'anello di oro e brillanti che mi ha regalato tre anni fa ed una serie di altri regali più o meno costosi. Mi ha anche minacciato di rivolgersi ad un avvocato per riavere l'anello che ha un valore di circa € 1.000,00. Ma potrebbe veramente agire per riavere il suo anello?

Silvia, Vercelli

Cara lettrice,

da un punto di vista strettamente sentimentale, Le dico, che il suo ex autodefinendosi un brighella non si faceva un elogio ma si vantava stupidamente di essere un uomo inaffidabile ed intrigante, assumendo appunto la maschera del noto brighella, come si rileva dal comportamento ingannevole che Lei mi ha esposto. Da un punto di vista legale, per quanto riguarda la restituzione dell'anello, Le dico che non ha alcun diritto a riaverlo indietro in quanto donato spontaneamente e con liberalità, ovvero regalato. Per completezza, Le faccio presente che il Codice Civile prevede la restituzione dei doni in caso di promessa di matrimonio ed all'articolo 82 stabilisce testualmente che “ il promittente può domandare la restituzione dei doni fatti a causa della promessa di matrimonio, se questo non è stato contratto. La domanda non è proponibile dopo un anno dal giorno in cui s'è avuto il rifiuto di celebrare il matrimonio o dal giorno della morte di uno dei promittenti”.