Preg.mo Avv. Stefania Sbressa Agneni,
ho 33 anni e convivo con il mio compagno da sei anni. Abbiamo un bambino di tre anni, Lorenzo, ed io da quando sono diventata madre non ho più lavorato ma mi sono occupata della casa e del mio bimbo.
In realtà nell'ultimo anno ho mandato molti curriculum per lavorare in un centro come fisioterapista, ma non mi ha mai risposto nessuno e di conseguenza ora non ho reddito.
La casa in cui abitiamo è di proprietà del mio compagno ed i mobili li ha acquistati tutti lui. Devo precisare che lui economicamente ha sempre provveduto a tutto, avendo una buona posizione economica e sociale.
Il mio rapporto con il mio compagno negli ultimi mesi è precipitato o meglio non funziona più in niente: lui è sempre nervoso per tutto ed oramai interessato ad un altra donna straniera di nazionalità russa conosciuta su facebook.
Vorrei sapere, visto che non siamo sposati quali diritti ho e soprattutto lui manterrà il nostro bambino?
(Giulia, Gozzano-Novara)
Cara Giulia,
il nostro ordinamento giuridico non tutela i conviventi e non li equipara alle coppie unite dal vincolo del matrimonio.
Ciò significa che Lei non ha diritto ad un mantenimento e non può vantare pretese economiche in caso di rottura definitiva di convivenza more uxorio.
Tuttavia, se vi sono conti correnti cointestati, è necessario procedere alla divisione del conto al 50% così come in caso di intestazione di beni ad entrambi.
Il rapporto di filiazione, invece, è un altra cosa e deve essere regolato in quanto il suo compagno come genitore deve mantenere Lorenzo e versare mensilmente un mantenimento oltre a provvedere al 50% ( ma può essere stabilita anche una percentuale maggiore o anche totalmente al 100%) alle spese straordinarie (esempio: mediche non coperte dal servizio sanitario nazionale).
Le consiglio di regolare avanti alle autorità competenti il rapporto di filiazione che ovviamente comprende anche l'affidamento del figlio (dal 2006 tranne in casi eccezionali è affidamento condiviso ad entrambi i genitori con collocazione abitativa presso la madre), il diritto di visita e le modalità di questo con relativo palinsesto.
Le consiglio di mettere tutto per iscritto e di non lasciare nulla al caso al fine di evitare ulteriori discussioni e soprattutto costi legali futuri.