Stiamo trattando molte cause che hanno per oggetto la proprietà e tutto ciò che è inerente a tale istituto giuridico, assoluto ed esclusivo per antonomasia in quanto, come recita l'articolo 832 del codice civile, “ il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo”.
La proprietà si può difendere con l'azione di rivendicazione, l'azione negatoria, l'azione di regolamento di confini e l'azione di apposizione di termini.
Ma vediamole nel dettaglio, seppur sinteticamente.
L'azione di rivendicazione è la principale delle azioni petitorie ed è concessa a favore di colui che si afferma proprietario di un bene, ma, non avendone il possesso, ne pretende la consegna da colui che lo possiede o detiene.
L'azione negatoria è un'azione di accertamento negativo che è data al proprietario o per far cessare eventuali molestie o turbative provocate da altri sul suo bene o per fare cessare eventuali molestie di diritto, ossia per fare dichiarare inesistenti diritti di godimento che altri vantino sulla cosa.
L'azione di regolamento di confini presuppone l'incertezza del confine tra i due fondi. I rispettivi titoli di proprietà delle parti non sono contestati, ciò che è incerto e che l'azione tende ad accertare è l'estensione delle proprietà contigue e, quindi, il confine.
L'apposizione di termini a differenza dell'azione di regolamento di confini, presuppone la certezza del confine e serve a fare apporre o a ristabilire i segni lapidei, simboli del confine tra i due fondi, che manchino o siano divenuti irriconoscibili.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " Buono a sapersi "
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