LA VIOLAZIONE DELL'OBBLIGO DELLA COLLABORAZIONE.

L'obbligo della collaborazione appare come corollario a quello dell'assistenza morale ma ha una sua autonomia che è stata evidenziata dal nostro legislatore.

In verità noi avvocati matrimonialisti conosciamo bene queste situazioni familiari in cui i coniugi non hanno più nulla da dirsi e si isolano l'uno dall'altro, conducendo una vita sentimentale autonoma e rimanendo molto spesso assieme perché hanno dei figli o perché non sono in grado di dare una diversa soluzione o una diversa dimensione alla loro vita.
Ciò spiega come coniugi che potrebbero divorziare continuino a convivere, respingendo la sola idea del divorzio.

E poiché la vita familiare ha delle esigenze imprescindibili che attengono sia ai coniugi che alla prole, ne consegue che l'obbligo della collaborazione viene sovente osservato anche in tale nuova situazione coniugale.

Pertanto pur in presenza di tale situazione coniugale, i coniugi devono adempiere all'obbligo della collaborazione e tutte le volte in cui ciò non avviene deve ritenersi realizzata la violazione dell'obbligo che può essere addotta a fondamento della domanda di separazione, assumendo che tale violazione ha reso intollerabile la prosecuzione della convivenza.

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