LA CASSAZIONE E IL LEGITTIMARIO PRETERMESSO OVVERO IL SOGGETTO ESCLUSO DALL'EREDITA'.

Sono all'ordine del giorno le questioni familiari di eredità in cui un soggetto viene escluso dall'eredità del de cuius che in vita ha fatto testamento destinando i suoi beni ad altri soggetti.
Il testamento olografo cioè scritto di pugno dal testatore è il caso più frequente in assoluto.

Le cause ereditarie sono in assoluto le più ostiche ed anche complicate in quanto presentano numerose variabili che devono essere ben valutate quando si decide di agire.

Questo tipo di cause sono anche le più costose e pertanto se si decide di agire occorre valutare anche le spese legali che possono arrivare a cifre esose ed alte.

In ogni caso bisogna ben valutare se conviene agire dal punto di vista economico.
Vi informiamo che prima di agire è obbligatoria la mediazione.

Il soggetto escluso dall'eredità è denominato legittimario pretermesso che ha la possibilità di impugnare il testamento. La tempistica è di 10 anni dall'apertura della successione ed ogni comunicazione interrompe tale prescrizione.

La giurisprudenza è pacifica nel ritenere che “il legittimario totalmente pretermesso, proprio perché pretermesso dalla successione, non acquista per il solo fatto dell'apertura della successione, ovvero per solo fatto della morte del de cuius, né la qualità di erede, né la titolarità dei beni ad altri attribuiti, potendo acquistare i suoi diritti solo dopo l'esperimento delle azioni di riduzione o di annullamento del testamento e quindi dopo il riconoscimento dei suoi diritti di legittimario. Questo ha stabilito la Corte di Cassazione con sentenza n. 16635/2013.

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