QUANTI TIPI DI IPOTECA PREVEDE LA LEGGE?

La costituzione dell'ipoteca richiede due elementi, entrambi necessari: un titolo che consenta l'iscrizione dell'ipoteca e l'iscrizione della stessa.
L'iscrizione nei pubblici registri è quindi condizione necessaria perché sorga il diritto di ipoteca. Trattasi di una pubblicità costitutiva.

Il titolo può derivare dalla volontà del proprietario del bene, oppure può consistere in un provvedimento giudiziario o in altra situazione prevista dalla legge: si parla perciò di ipoteca volontaria e, rispettivamente, di ipoteca giudiziale e ipoteca legale.

L'ipoteca volontaria nasce in seguito ad un negozio giuridico del concedente, il quale può essere il debitore oppure un terzo.

Il negozio può essere un contratto, o anche una dichiarazione unilaterale, per la validità dei quali si richiede la forma scritta. Una scrittura privata non autenticata non consente l'iscrizione finché l'autenticità della sottoscrizione non sia accertata giudizialmente.

L'ipoteca giudiziale si può iscrivere in base ad una sentenza che porti alla condanna al pagamento di una somma o all'adempimento di altra obbligazione ovvero al risarcimento dei danni da liquidarsi successivamente.

Può iscriversi anche in base ad un decreto ingiuntivo dichiarato esecutivo o rispetto al quale sia stata rigettata l'opposizione.

L'ipoteca legale può essere iscritta su beni del debitore, senza o anche contro la volontà di questo, in alcuni casi specificamente previsti dalla legge.

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