Per la Corte di Cassazione la lesione del diritto all'autodeterminazione è risarcibile autonomamente ma il paziente deve provare la diversa volontà.
Con la sentenza n.8163/2021 gli Ermellini hanno ribadito che l'autodeterminazione del paziente è oggetto di un diritto autonomo e distinto rispetto al diritto alla salute che trova fondamento negli articoli 2, 13 e 32 della Costituzione.
Nonostante ciò, ai fini risarcitori occorre sempre un giudizio contrattuale sul quale sarebbe stata la scelta del paziente ove fosse stato correttamente informato.
Per i Giudici ciò è fondamentale per comprendere l'effettiva origine del danno.
Inoltre è stato specificato che il paziente deve debitamente allegare le conseguenze dannose derivanti dalla lesione del diritto all'autodeterminazione, dato che il discostamento dalle indicazioni terapeutiche del medico è un'eventualità non rientrante nell'id quod plerunque.
In ogni caso la prova può essere fornita con ogni mezzo e, quindi, anche con il notorio, le massime d'esperienza e le presunzioni.
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Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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