COSA SUCCEDE SE UNO DEI GENITORI SEPARATI NON E' D'ACCORDO AL TRASFERIMENTO DI RESIDENZA DEI FIGLI?

Per potersi trasferire con il figlio in un'altra città occorre il consenso di entrambi i genitori.
Tuttavia, in caso di disaccordo, il genitore collocatario dovrà depositare tramite legale la relativa richiesta in Tribunale motivando e documentando le ragioni per le quali intende ottenere il trasferimento (ad esempio un offerta di lavoro irrinunciabile).

A questo punto, il giudice fisserà un'udienza per poter ascoltare le diverse ragioni dei genitori e quelle del figlio.

A tale fine, potrà nominare un consulente tecnico d'ufficio così da prendere la migliore decisione nel superiore interesse del minore e decidere se autorizzare o meno la richiesta di trasferimento.

Il giudice dovrà valutare le motivazioni del trasferimento, i vantaggi e gli svantaggi effettivi rispetto alla situazione attuale (ad esempio il mantenimento o meno dei rapporti con figure affettivamente importanti come i nonni), i tempi e le modalità di frequentazione tra il figlio e il genitore non collocatario (valutando la distanza della nuova città e che per le visite non siano sproporzionate rispetto ai propri redditi).

Se il giudice decide di autorizzare il trasferimento potrà anche rimodulare il diritto di visita del genitore non collocatario, stante la nuova residenza del minore e variare il contributo al mantenimento del figlio, tenendo conto delle nuove spese necessarie per lo spostamento.

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