Sono passati circa 4 mesi dall'entrata in vigore della legge Cirinnà sulle unioni civili e parte l'attuazione delle disposizioni nella stessa contenute.
Il Governo ha dato il via libera ( preliminare) a tre decreti legislativi necessari a fissare la cornice attuativa della disciplina varata nei mesi scorsi con la legge n.76/2016.
I tre provvedimenti mirano ad adeguare e a coordinare la nuova normativa sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso, con le disposizioni esistenti nell'ordinamento dello stato civile, a modificare e a riordinare le norme del diritto internazionale privato ed il codice penale.
Proprio in materia di diritto penale, il decreto apporta modifiche ad alcuni articoli, per consentire, anche in tale ambito, l'equiparazione del partner dell'unione civile al coniuge.
Nel dettaglio, si consente che possa operare il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare a carico del partner dell'unione civile che commetta inadempienze nei confronti dell'altro. Si potrà, inoltre, applicare al reato di omicidio l'aggravante prevista quando la vittima è coniuge di chi ha commesso il fatto, anche laddove il fatto avvenga tra due soggetti legati da unione civile.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " Buono a sapersi "
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