Quando si acquista un'autovettura, è bene sapere che il termine di consegna è regolato dal codice del consumo, ma il venditore deve in ogni caso indicare nel contratto una data precisa (giorno, mese ed anno) e rispettarla.
Nel caso in cui il venditore non lo faccia, il compratore ha l'obbligo di invitarlo a rispettare l'impegno entro un congruo termine in modo così da avere il diritto di risolvere il contratto e di pretendere il risarcimento nel caso in cui non venga rispettata neppure la nuova data stabilita per la consegna dell'auto.
Si precisa che nell'ipotesi in cui il compratore abbia comunicato al venditore che la consegna dell'auto entro i termini stabiliti era per lui essenziale, non si ha l'obbligo di concedere la proroga e così il contratto può essere risolto immediatamente.
Inoltre, in base al decreto legislativo n. 21, dal 14 giugno 2016, le clausole che vengono utilizzate dalle case automobilistiche per giustificare i ritardi nella consegna non hanno più valore.
Infatti, il periodo cosiddetto di tolleranza era a discrezione delle aziende automobilistiche e poteva arrivare fino a 90 giorni, quindi se proposto renderebbe nullo l'impegno del consumatore che può così risolvere il contratto e chiedere inoltre la restituzione dell'anticipo versato.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " Buono a sapersi "
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